RSU
La Repubblica / l'Espresso
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Roma. 03 febbraio 2013
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Lo scorso 28 gennaio la proprietà de II Messaggero Spa ha
inviato formale richiesta di attivazione di una procedura di mobilita
per 33 unita poligrafiche. L'istanza - come si legge dal documento della
testata romana - ha carattere d'urgenza e i licenziamenti collettivi
dovrebbero essere attuati entro il prossimo 15 aprile 2013.
le Rsu de fa Repubblica e de L'Espresso esprimono la massima e convinta solidarietà ai colleghi poligrafici de II Messaggero e alle rappresentanze territoriali e nazionali di Cg>l. Osi e UH.
Ma
- in attesa di seguire gli sviluppi del confronto tra le parti nelle
fase aziendale e, successivamente, in quella istituzionale - la suddetta
procedura di mobilita impone una riflessione collettiva da svolgere in
seno a tutta la comunità poligrafica, ancor più se partecipe alla piazza
romana.
I licenziamenti collettivi - esclusivamente di personale poligrafico • che II Messaggero avrebbe
intenzione di attuare si insediano nel contesto di un già importante e
deciso intervento di riorganizzazione industriale condiviso formalmente
nel settembre 2011 con le rappresentanze sindacali di ogni livello, e
con scadenza al prossimo settembre 2013.
In
pratica, è già in atto una procedura di prepensionamenti /ex L. 416/61)
che scadrà a settembre 2013, che prevede a conclusione la fuoriuscita
di 30 unita.
A
novembre 2012 - in questo contesto di ricerca condivisa di risparmi «d
efficienze, fu siglato fra le parti anche un accordo di solidarietà per
ulteriori 12 unità porÌgrafiche in esubero. Come non
bastasse, nel documento aziendale viene anche precisato che sono stati
ampiamente ridotte o sospese le attribuzioni patrimoniali di contratti e
accordi aziendali (integrativi).
L'indicazione finale di una slmile situazione dimostra con chiarezza che i poligrafici de ii Mestassero hanno
contribuito con il massimo sforzo e la massima partecipazione ad
affrontare la crisi che investe il settore editoriale. Ciò nonostante,
l'esperienza de H II Messaggero segnala essenzialmente che i
destinatari delle riduzioni di costi e organici, e delle efficienze
produttive, sono sempre ed esclusivamente i poligrafici. Helhdentico
contesto, la redazione giornalistica - a quanto si evince dal documento
aziendale -contribuirà per un numero inferiore di prepensionati,
acqjisendo - a dispetto della normativa contrattuale vigente • anche
fasi professionali di stretta competenza poligrafica.
Risulta
inoltre anomalo che a distanza di meno di un anno dalla decorrenza del
"Piano di riorganizzazione" siglato a settembre 2011 si intersechi una
nuova riforma grafica realizzata con innovative tecnotofce editoriali:
non sembra verosimile che un investimento di tale impatto sulle
organizzazioni produttive e sulla funzionalità dei processi non sia
stato tenuto conto in fase di elaborazione del "Plano di
norganizzazione". Se esistessero errate programmazioni, potrebbero solo
essere addebitate in conto alla dirigenza, e non scaricate sulla
categoria poligrafica.
Dai differenti contributi richiesti da // II Messaggero Spa alle
categorie redattori/poligrafici, e dall'insistenza degli interventi
riorganizzativi sul personale poligrafico, si evidenzia con nitidezza
che l'obiettivo tattico dell'azienda romana e anche il confronto -
ancora in aperto contraddittorio - che Fieg e Organizzazioni Sindacali
stanno tenendo sul rinnovo contrattuale.
II ricorso
a finanziamenti pubblici, alle agevolazioni statali per riassetti
organizzati vi e a forme di solidarietà partecipate non esprimono un
senso morale e di contributo della collettività se si finalizza con
licenziamenti collettivi. Latt«filamento della proprietà de 0 II Messaggero suffraga e da forra a quel populismo politico avverso alla liberta di stampa che e stato - e tuttora è - respinto dalla Fieg come dalle Organizzazioni Sindacali, che ben conoscono la situazione di grave difficolta di un settore che ancora esercita verso la comunità uno status di garante della legalità e della pluralità.
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Non si intuisce se l'esperienza de II Messaggero
e fuori dalla linea di azione generale della Fieg. o se ne è parte
integrante. Ma comprendiamo che si tratta di un'esperienza da cut trarre
immediatamente dei suggerimenti.
Primo
fra tutti, creilo di continuare a seguire - ma questa volta con ancor
più determinazione e puntualità - gli sviluppi del nostro "Piano di
riorganizzazione" in atto, attraverso gli incontri bimensili di analisi e
studio congiunto come sancito per iscritto nei nostri accordi
aziendali. Bloccando sul nascere - ad ogni mìnimo dubbio - qualsivoglia
procedura di riorganizzazione e/o riassetto che interessa la nostra
categoria e non risulti determinata nella procedura di prepensionamenti
in atto.
E
verificando, ancora una volta, le motivazioni dei ritardi - ormai non
più giustificabili - delle riqualificazioni professionali non ancora
attribuite.
Sulla base detlespenenza de II Messaggero,
siamo costretti a considerare ogni disattenzione dell'azienda un
campanello d'allarme che non dobbiamo - e non possiamo - trascurare.
A tutti i nostri colleghi de II Messaggero va ancora una volta un forte in bocca al lupo e tutta la nostra solidarietà.
Alle
Rappresentanze Sindacali, territoriali e nazionali, il nostro più
profondo sostegno e riconoscimento. E l'augurio a sviluppare ancor di
più un raccordo di qualità fra tutti i livelli di rappresentanza,
soprattutto quando le aziende editoriali ci chiamano a contribuire e
condividere percorsi di riorganizzazione (ex L. 416/61). E' sotto gli
occhi di tutti - orma) • che tali procedure possono rappresentare una
doppia beffa per i poligrafici e la collettività. e un doppio profitto
per le aziende.
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email:rsu@repubblica.it
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