domenica 24 febbraio 2013

l vero sfidante di Zingaretti alla Regione non è un politico e non si candiderà. É Francesco Gaetano Caltagirone!

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Il vero sfidante di Zingaretti alla Regione non è un politico e non si candiderà. É Francesco Gaetano Caltagirone!

Da , 05 ottobre 2012, 16:56, In lo Scoopolone

Questa mattina stavo facendo il mio solito giretto per il centro quando ho deciso di allungare un po' la strada per andare a fare un giro in Provincia. Sentire un po' che aria tirava e così mi sono avventurato nei corridoi di Palazzo ValentiniChe tristezza. Nessuno parla. E così non mi è restato che sedermi su una poltroncina nella speranza di osservare qualcosa e ho iniziato a ragionare. Quindi  Zingaretti è ufficialmente il candidato del Pd alla presidenza della Regione Lazio. Il dado è stato tratto. Ma dall'altra parte del Rubicone chi si troverà come avversario? Beh, quasi sicuramente dovrebbe esserci un candidato del Pdl, anche se la mano sul fuoco non ce la metto visto che non si sa ancora se il Pdl sopravviverà allo scandalo Fiorito.

Poi potrebbe esserci  un candidato grillino, e magari uno dell'estrema sinistra. E magari potrebbe tornare in corsa anche  l'ex governatrice Renata Polverini. Chissà!  Certo è che questi sono tutti avversari  "politici". Eppure ce n'è uno, che politico non è, e che potrebbe mettere in serie difficoltà l'attuale presidente della Provincia di Roma.  Uno che preferisce mettere i bastoni tra le ruote a Zingaretti restando in disparte. Un uomo potente, influente, membro di una articolata e numerosa famiglia composta quasi del tutto da costruttori e con il pallino della carta stampata. Sì, proprio lui, si tratta di Francesco Gaetano Caltagirone, leader di una dei gruppi imprenditoriali dell'edilizia più influenti nella Capitale (e non solo) e editore di molti quotidiani locali e non come Il Messaggero di Roma, Il Mattino di Napoli e azionista di maggioranza di altre testate come il quotidiano veneto-friulano Il Gazzettino.

Ok, fino qui tutto chiaro, quello che non si capisce è perché Caltagirone possa essere un problema per Zingaretti. Beh, il tutto posso riassumerlo così: la Provincia di Roma ha speso  260 milioni di euro per acquistare un grattacielo all'Eur dove trasferire la propria sede. Una spesa che ai più è sembrata assurda dato che la Provincia di Roma non avrà più bisogno di una sede vista la prossima nascita delle Città Metropolitane status che spetterà anche alla Capitale. Una notizia dello scorso luglio sulla quale anche il Portaborse costruì un articolo di sdegno e che colpì a tal punto l'editore da invitare i direttori del Messaggero e di Leggo a raccontare con ampio risalto la storia e accusando Nicola Zingaretti,  all'epoca appena candidato alle comunali, di sperperare denari. Un'azione che da Palazzo Valentini venne vista proprio come un mero tentativo dei giornali di Caltagirone di voler screditare il presidente.

L'acquisto della nuova sede? Solo un motivo di spreco di denaro pubblico? No. Non fu solo un sentimenti di valori civili e morali a scatenare l'ira di Caltagirone. C'era ben altro: la vicenda della privatizzazione Acea. Un'accusa messa nero su bianco proprio dagli uomini vicini a Zingaretti che gridarono immediatamente al complotto. Infatti, il presidente della Provincia si era espresso più volte espresso contro la decisione del Comune di vendere il 21% delle quote pubbliche di Acea, la società municipalizzata leader nella gestione dei servizi di acqua ed energia in città. Scelta che invece aveva sempre trovato il pieno appoggio di  Francesco Gaetano Caltagirone, primo azionista privato del gruppo. Ecco quindi svelato l'arcano: una differenza di posizioni non marginale, soprattutto perché va oltre la politica, tocca gli affari e il portafoglio dell'imprenditore.

Tutto questo accadeva a luglio. Oggi la corsa di Zingaretti ha preso un'altra strada. Non più il Campidoglio ma la Pisana, ma questo sembra non abbia minimamente ridotto l'attenzione dei quotidiani del gruppo Caltagirone sul presidente della Provincia. Da ultimo basta leggere il pezzo di Davide Desario sul Messaggero di mercoledì scorso per capire come la vicenda della nuova sede della Provincia di Roma e le convinzioni di Spending Rewiev sventolate da Zingaretti continuino a fornire argomenti di critica per il quotidiano di Via del Tritone.

Fronte sempre aperto quindi e sembra che la cosa abbia iniziato a  indispettire il candidato del centrosinistra alla Regione tanto che, proprio ieri sera, intervenendo alla festa dell'Italia dei Valori che si sta svolgendo a Roma, Zingaretti ha tuonato: "Credo sia abbastanza difficile l'alleanza con l'Udc in vista delle elezioni regionali nel Lazio". A questo punto non resta che domandarci: ma quella di Zingaretti è una decisione di opportunità politica oppure un chiaro messaggio a Caltagirone dato che la figlia Azzurra è moglie di Pier Ferdinando Casini?

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