martedì 26 febbraio 2013

Comunicato spontaneo di alcuni lavoratori

Un gruppo di lavoratori ha realizzato spontaneamente un comunicato a sostegno della RSU e dei poligrafici del Messaggero.
Il Comunicato è stato scritto poco prima della firma dell'accordo che ha portato al ritiro dei licenziamenti. Per cui, alcune sue argomentazioni possono apparire superate dai fatti.

Abbiamo ricevuto questo scritto solo ieri, e pur non essendo più attuale, crediamo che la sua pubblicazione possa esser comunque proficua e che contenga comunque dei temi di riflessione pur sempre validi.


"Trattativa del 22 febbraio 2013

Il Messaggero spa

ATTACCA I LAVORATORI POLIGRAFICI VOLENDO DEI SOLDI DAGLI STESSI PER CANCELLARE GLI ESUBERI;
COME SI CHIAMA ESTORSIONE? MAZZETTA? PORCATA? PERCHE' SE PAGHIAMO NON STIAMO PIÙ' IN ESUBERO?

Il problema della vertenza attuale non è di natura economica come ci vogliono far credere, dato che un'azienda con i conti in rosso non spende i propri soldi in collaborazioni e giornalisti esterni in pensione, nuove assunzioni di giornalisti, esternalizzazioni del lavoro, sottrazione del lavoro in azienda e affidamento dello stesso ai giornalisti PREVIO PAGAMENTO, assunzioni di dirigenti etc. età...

Lo scopo è palese, ovvero è aprire una falla nello smantellamento del settore poligrafico. Ciò viene accentuato dal fatto che la proprietà risiede in FIEG (FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI) e quindi mira ad avere un peso eccellente per ciò che si prefigge di raggiungere nella sua proprietà e nel futuro ambiente editoriale, volendo ovviamente, come insito in certi "personaggi" far terra bruciata anteponendo interessi di potere alla civile convivenza e quindi lasciando un velo grigio sulla veridicità dei bilanci. 

La cosa più grave e semplicemente scandalosa è sedersi al tavolo delle trattative Azienda/Rsu con un fucile in mano modello 223 (legge sui licenziamenti già presentato in Regione) che viene armato se non ci si piega alle volontà dell'azienda. 

Inutile dire che una trattativa bilanciata, e onorevole, doveva e dovrà essere condotta cancellando a priori la 223 e non subordinandola vilmente all'accordo. 

La perplessità di vedere sfumare la chiusura di un inizio di trattative per un pugno di euro è anch'essa pianificata, per incutere paura, creare spaccature, attendere una firma senza se e senza ma e perché no con qualche cosa in più OLTRE ALLE DIVERSE CENTINAIA DI EURO RICHIESTE E NON ANCORA VALUTATE IN ASSEMBLEA e comunque mettere in condizione di pensare se dovessero richiamarci al tavolo delle trattative: O PRENDERE QUESTO TRENO O... PERDERLO!

FALSO FALSO FALSO!

Cedere ad un ricatto del genere significa PAGARE PER FARSI CACCIARE VIA! Ricordiamo che il CDR de IL MESSAGGERO (COMITATO DI REDAZIONE DEI GIORNALISTI) e quindi I GIORNALISTI ci appoggiano negli scioperi perché è indiscutibile la liceità di ciò che stiamo difendendo e la veridicità di ciò che asseriamo.

Lo stesso avviene con GLI STESSI CRITERI dalle strutture sindacali CGIL CISL UIL NAZIONALI che stanno tra l'altro cercando di estendere lo sciopero su TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. Alla nostra lotta si affiancano inoltre le strutture CUB, la RCS, uno dei maggiori gruppi editoriali italiani, il WEB in molti siti di discussione e condivisione e tanti tanti altri comprese penne autorevoli nel settore di cui farne un elenco sarebbe impensabile e che quindi RINGRAZIAMO VIVAMENTE NELLA SITUAZIONE SOLIDALE E DI CONDIVISIONE.

Gli esuberi sono ciò che hanno creato loro, gli strateghi aziendali, togliendoci il lavoro e pagando altri per farlo, come avviene per i book pagine, le foto, i grafici, le pubblicità e così via, TUTTI LAVORI STRETTAMENTE POLIGRAFICI.

Ricordiamoci e soprattutto teniamo sempre a mente che, l'azienda viene a trattare NON PERCHE' I POLIGRAFICI GLI FANNO PENA... altrimenti non sarebbe andata in Regione a chiedere di licenziarli tra pochi giorni... ma soltanto e unicamente perché sa che quei fogli in Regione SONO CARTA STRACCIA e che verranno impugnati, e il costo sarà molto più grande dell'impresa in cui si sono infilati... senza contare il danno all'immagine ed economico dovuto a SCIOPERI e quello risarcitorio dei reintegri. 

Ricordiamo che i poligrafici con meno anni di anzianità di servizio sono stati frutto di assunzioni con accordi che hanno comportato una sostanziale e proficua uscita di personale in prepensionamento dalla società permettendo precedenti attivi di bilancio; le lavorazioni sul GIORNALE LEGGO (sempre del gruppo) sono fatte GRATUITAMENTE dai poligrafici e dei cui proventi ne gode solo l'azienda e il gruppo lo stesso gruppo che chiede a chi non beneficia di nulla, i lavoratori, addirittura le spese di bilancio!

CI VOGLIAMO MUOVERE NEL RISPETTO DELLA LEGGE E DELLA GIUSTIZIA E PER QUESTO CHIEDIAMO:
• Le trattative potranno essere riprese soltanto ripetiamo SOLTANTO dopo la revoca dei licenziamenti nei tempi e modi di rito.

• L'eventuale applicabilità della legge 223 deve essere concertata con la Rsu e non come mezzo di terrore per fare le trattative.

• Gli accordi debbono essere stipulati tenendo conto che il personale è stato già coinvolto da una situazione gravosa di cds (CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ' ovvero AMMORTIZZATORI SOCIALI ovvero COSTI A CARICO DELLA SOCIETÀ' ITALIANA) nell'anno precedente. (Perplessi, tra l'altro, ci domandiamo: se il gruppo guadagna METTE IN TASCA, se perde PAGA LA COLLETTIVITÀ', così operano i colletti bianchi, facile no?).

• Che evidenti segni di ipotizzabile e discutibile cattiva gestione, non debbono essere addebitati con la scusa della crisi di settore, esuberi e scuse varie ad un gruppo di persone e non al Messaggero complessivamente.

• Che non si debba creare, come è stato fatto subdolamente, in molti reparti, le "nicchie protette" come ad esempio i "proto/protetti" che sono poligrafici "SCELTI (più propriamente.clientelari)..." che debbono a parere dell'azienda svolgere il lavoro dei poligrafici attuali che realizzano le pagine del quotidiano, sovvertendo il CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEI LAVORATORI (CCNL) proteggendoli artificiosamente e creando situazioni di inevitabile conflittualità.

• Il piano di recupero o risanamento aziendale deve coinvolgere TUTTI I COSTITUENTI LA SOCIETÀ' NEL MEDESIMO ACCORDO, ovvero PROPRIETÀ', DIRIGENTI, POLIGRAFICI, GIORNALISTI perché il bilancio negativo non lo ha fatto la tipografìa o l'archivio o chichessia ma viene dall'operato de IL MESSAGGERO Spa fatto da tutti i lavoratori e quindi deve essere, SE LECITO..., sorretto da tutti con parità di cds, o l'equivalente monetizzato e non creando le AREE PROTETTE con i giochi degli esuberi ( si ricorda a tal senso che non è entrata nuova tecnologia che ha creato esubero, tra l'altro, se fosse avvenuto, sarebbe stato da valutare nell'impatto con il lavoro e i lavoratori, invece non vi è NULLA DI RATIFICATO, ma, si è spostato il lavoro poligrafico ai giornalisti, che non è esattamente la stessa cosa e che quindi sarà argomento di discussione in REGIONE ed anche davanti ad un ARBITRATO dove verrà fatta chiarezza "CCNL ALLA MANO" sulla legittimità di esternalizzazioni, mansioni poligrafiche, percorso della legge 223, etc. etc.

Siamo fiduciosi in un rientro dell'azienda da queste prepotenze che compromettono il futuro di 20/30 poligrafici comprese ovviamente le famiglie e figli. Abbiamo portato avanti il giornale per decenni con serietà e diligenza, è stato accolto da voi lettori con delle tirature di tutto rispetto, chiediamo solidarietà, sensibilizzazione di tutto il settore, della gente e del governo per far rispettare il nostro lavoro.

I lavoratori"

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