domenica 24 febbraio 2013

Repubblica, 1997: 'FRA' ME DEVE AIUTA' REPLAY DOPO VENT' ANNI

'FRA' ME DEVE AIUTA' REPLAY DOPO VENT' ANNI

ROMA - "A Frà' , che te serve?". Il costruttore Gaetano Caltagirone, cugino "anziano" dell' attuale editore de Il Messaggero, amava togliere così dall' imbarazzo Franco Evangelisti, l' ex pupillo di Giulio Andreotti che negli anni '70 andava a batter cassa da lui per conto della Dc e della sua corrente. Non immaginava certo che quel modo di offrire la propria disponibilità non solo sarebbe diventato proverbiale (dopo una celebre intervista di Paolo Guzzanti su Repubblica), ma avrebbe fatto scuola proprio tra i costruttori oggi al centro di nuove connection stampa-potere. Tra questi, oltre a Domenico Bonifaci, editore de Il Tempo, c' è un cugino della seconda generazione dei Caltagirone, Francesco Gaetano, appunto proprietario de Il Messaggero. Dalle intercettazioni del Ros dei carabinieri saltano fuori, tra l' altro, due frasi curiosamente simili, entrambe intercalate dall' ormai famoso adagio "A Frà...". I brani che seguono sono tratti dalle intercettazioni effettuate nel gennaio di quest' anno mettendo sotto controllo lo studio di Sergio Melpignano, consulente sia di Bonifaci sia di Caltagirone. Bonifaci chiede a Melpignano di convincere con una sorta di ricatto Caltagirone a riacquistare Il Tempo. Ma stavolta la formula "A Fra' " non funziona.
Franco (Caltagirone) non ne vuol sapere.
'IL TEMPO VA IN FALLIMENTO' Colloquio tra Melpignano (M) e Bonifaci (B) del 15 gennaio '97.
M.
"L' operazione che hai fatto tu di farti prestare questi soldi ad un' altra società. Non è un' operazione che coinvolge... è come se questi soldi che ci stanno ne Il Tempo tu li avresti prestati da qualcuno, no? Mi segui? ... Ovviamente un fallimento del Tempo coinvolge sicuramente un fallimento di Nuova Casa... che gli deve restituire 40 miliardi...".
B. "Sì, però... comunque Sergio... anche se è come dici tu, ma senti Sergio, il fallimento del Tempo è cosa reale perché io non c' ho i mezzi".
M. "Dobbiamo andare di corsa a trovare un acquirente".
B. "L' acquirente c' è, è Franco (Caltagirone-ndr). Se lo deve comprare... a meno che non voglia venire in concorso con me in bancarotta... Io penso che questa è una cosa che tu devi esaminare, invece, ed andarglielo a dire proprio: 'Senti Fra' , qui la situazione si sta mettendo così, questo qui non c' ha più mezzo...' Il Tempo va in fallimento... Dal momento in cui qui ci sarà da pagare i giornalisti e vedono che questo denaro non c' è... qui viene sparato un temporale... Basta andare in banca, lì alla banca, al Credito Romagnolo, e si vede che il denaro, contemporaneamente, è uscito da una saccoccia ed è uscito dall' altra... A me mi è stato prospettato l' affare, appunto, che questo denaro doveva servire per finanziare... Sergio, tutti sapevano chi ero, lo sapeva Guerra e tutti quanti... mica, scusa... ma io ti dico questo, tu pensi che uno come Franco con tutti questi reati che ci abbiamo sotto mano sta a pensare ad una cazzata come questa qui?".
'UNA MANO SI', I RICATTI NO' Colloquio tra Melpignano (M) e Caltagirone (C) intercettato il 20 gennaio '97.
C. "Lui (Bonifaci-ndr) evidentemente vuol far pressione su di me in qualche maniera sperando di essere aiutato... Io, come tu sai, m' incazzo, ho fatto tanti favori... lo porto al fallimento...
Ha fatto una cazzata (comprando Il Tempo-ndr) perché è una cosa sproporzionata... A meno che tu non mi dici ho 300 milioni da parte, voglio fare politica. Ma lui non ha ambizione politica, non gli serve per lavorare...".
M. "Però, proprio perché ha fatto una cazzata...".
C. "Ha fatto una cazzata però è maggiorenne e vaccinato".
M. "C' è il problema della liquidità...".
C. "I soldi se li è rubati Domenico per i suoi giri... Se tu mi dici: 'Franco tu mi aiuti a trovare un acquirente a 40-50 miliardi' , io ti dico: guarda che i 40 miliardi li trovi anche di sovvenzione a Roma. C' è una situazione molto particolare che è quella delle elezioni ad ottobre... sono mesi in cui tutti vogliono... cioè probabilmente Berlusconi, Letta, tutti hanno interesse. Vedi Sergio, una cosa è che viene da me e mi dice: 'Senti Frà, io ti devo dare 21 miliardi in tre anni, mi fai pagare in cinque o sei? Mi dai una mano qua, mi dai una mano là? Mi aiuti a trovare un compratore? Io allora sono d' accordo su tutto. Ma se mi dici: 'Io c' ho un impegno contrattuale, non te lo do perché così ti metto in difficoltà... perché in qualche maniera ho trovato un marchingegno che mi devi garantire...' ".
M. "Potrebbe farlo...".
C. "Benissimo, giochiamo a farci male, e io ti faccio male".

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