martedì 26 febbraio 2013

Casini licenziato...ma forse no

La signora ci voleva licenziare...e invece qualcuno ha licenziato il maritino: niente Camere per UDC e FLI.

http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni/notizie/25-febbraio-monti-risultati-reazioni_2a3d9836-7f5c-11e2-b0f8-b0cda815bb62.shtml

Ma invece secondo la Stampa il maritino la sfanga per un soffio

22.16 - CASINI ENTRA AL SENATO SUL FILO DI LANA 
Arriva sul filo di lana l'elezione di Pier Ferdinando Casini. Il leader dell'Udc riesce infatti ad arrivare al Senato in quanto capolista in Basilicata, dove la lista Monti, quando mancano tre sezioni ai risultati definitivi, supera la soglia dell'8 per cento attestandosi all'8,33; e in Campania, dove si attesta all'8,23, con 5.410 sezioni scrutinate su 5.821. Più problematica la situazione nelle altre regioni dove correva l'ex presidente della Camera come numero uno dello schieramento che fa riferimento al presidente del Consiglio.

SECONDO I PRIMI DATI

Camera, Monti supera di poco il 10% 
Udc e Fli sono fuori: non raggiungono il 2

Ma il premier avverte: «Va garantito comunque un governo»
Casini va al Senato, per Fini niente Camera dopo 30 anni

Monti, Fini e Casini, risultati insoddisfacenti sembrerebbe Monti, Fini e Casini, risultati insoddisfacenti sembrerebbe
Una corsa sul filo, con quel 10% che a seconda dei seggi scrutinati diventava un miraggio o una certezza. Un risultato comunque non entusiasmante per chi sperava, perlomeno, di essere ago della bilancia (anche se Monti dirà invece di essere «molto soddisfatto»). Già, la santa alleanza centrista, Monti-Casini-Fini, alla Camera ha oscillato pericolosamente intorno alla fatidica cifra, ma alla fine l'ha superata: quando mancano pochissime sezioni, la coalizione si ferma al 10.6%. Quindi oltre la soglia necessaria per entrare a Montecitorio.

Casini ammette la sconfitta
Rcd

FUORI UDC E FLI -Ma, in ogni caso, ne godrà solo la lista del Premier, Scelta civica. Che ha tenuto (intorno all'8,5%), mentre una vera Caporetto si è profilata invece per i due presidenti della Camera: l'Udc di Casini e l'Fli di Fini non raggiungono nemmeno il 2 % sufficiente per entrare a Montecitorio con la coalizione sopra il 10. Le cose sembrano essere andate leggermente meglio in Senato: il listone unico in questo caso (non si andava separati come alla Camera) si è attestato intorno al 9,2, sopra l'8 necessario per conquistare scranni a Palazzo Madama. Con risultati che vedono i centristi avanti al Nord (con punte oltre l'11% in Piemonte e in Veneto). E piuttosto indietro al Sud (sotto il 6 nelle Isole).

MONTI: «SONO MOLTO SODDISFATTO» - E in tarda serata, dopo diversi rinvii, Monti ha commentato l'esito del voto, dicendosi, nonostante tutto, soddisfatto: «Era stato da alcuni ipotizzato un risultato leggermente superiore, ma devo dire che io sono molto soddisfatto alla luce di alcuni elementi: anzitutto i tempi. In 50 giorni abbiamo avuto oltre 3 milioni di elettori». Secondo il premier, chi l'ha sostenuto: «ha fatto una scelta coraggiosa. Noi non eravamo partito della conservazione, ma delle riforme. Non abbiamo fatto promesse irrealizzabili, come altri». Monti è critico con l'attuale legge elettorale:«il ruolo esorbitante che avrà avuto il premio di maggioranza nell'aggiudicare il numero di seggi. Non esiste Paese in cui sia così marcato e così pronunciato un sì comprensibile premio di maggioranza, per favorire la governabilità, ma non così sproporzionato». E per il Professore, in ogni caso: « quello che è certo che un governo al Paese va garantito. Ci vuole una governabilità che faccia andare avanti il Paese e non semplicemente galleggiare»

Monti: «Garantire un governo al Paese»

I DUE GRANDI SCONFITTI - Casini è stato invece il primo ad ammettere la sconfitta (anche se a livello personale dovrebbe salvarsi, candidato al Senato con il listone unico): «La nostra è stata una donazione del sangue, ma ne eravamo convinti. C'è chi perde e chi vince. Complimenti a chi ha vinto. A me non piace recriminare. Complimenti a Berlusconi che ha recuperato. E auguri a Bersani che governerà». Poi è arrivato anche il commento di Fini. Che rischia invece di perdere il seggio (ininterrottamente occupato da trent'anni alla Camera): il presidente della a una nota piuttosto stringata: «Per quanto ci riguarda è impossibile nascondere un risultato totalmente negativo ed è inutile recriminare. Per l'Italia temo che il peggio debba ancora venire».

CENTRODESTRA SARCASTICO SU TWITTER ( E NON SOLO) - A destra non avevano però aspettato certezze; su Twitter sono subito fioccati i primi sarcastici commenti sui(precari) risultati dell'asse Monti-Fini-Casini. «Il premier sotto il 1o%? Un sogno» gridava Tremonti. «Monti ha consegnato il paese alla sinistra» accusava invece l'ex ministro Pdl Stefania Prestigiacomo. Al coro si è aggiunta anche Maria Stella Gelmini: «E' Monti flop». Più tardi Alfano sprezzantemente definirà la coalizione di Monti «un centrino». Quasi più lieti della (quasi) debacle del Professore che della (quasi) affermazione di Silvio Berlusconi.

Matteo Cruccu
ilcruccu
25 febbraio 2013 (modifica il 26 febbraio 2013)

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