domenica 3 marzo 2013

NUOVO COMUNICATO DEI LAVORATORI

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato spontaneo dei lavoratori. Informiamo che del contenuto del testo devono essere considerati unici e soli responsabili gli autori, e che esso viene pubblicato in pieno rispetto alla libertà di pensiero ed espressione. Dunque deve intendersi che il seguente scritto riflette soltanto le opinioni di coloro che lo hanno redatto, e non necessariamente anche quelle degli amministratori di questa pagina.

"Comunicato dai lavoratori

VERGOGNA AL MESSAGGERO spa FINE DELLA TRATTATIVA
del 22 febbraio 2013
I LAVORATORI DEL MESSAGGERO
HANNO PAGATO LA TANGENTE PER LAVORARE
E AUTOMATICAMENTE NON SONO PIÙ' IN ESUBERO VERGOGNA!
II 24 febbraio 2013 in Italia, a via del Tritone 152, sede de II Messaggero e' stato firmato un "accordo", con la proprietà' e le Rsu (Rappresentanza sindacale) ma in realtà' più' che accordo lo potremmo chiamare violazione dei diritti, una violenza, e un insulto ai suoi dipendenti e alle tante società' oneste che firmano accordi con la A maiuscola perché' sono degne di essere chiamate Società' nei loro dipendenti e soprattutto nei loro rappresentanti.
In quella sede SI E' DETTO tra i mille affronti e offese alle persone e ai lavoratori:
...SE SCIOPERATE, (per tutelare i vostri diritti), VI LICENZIAMO ALLO SCADERE DEI TERMINI CHE VI ABBIAMO COMUNICATO (c.a. 60 giorni) SENZA APPELLO E/O CONDIZIONI (!)...
poi rincarando: FIRMARE QUI O VI LICENZIAMO.
Che cosa avreste fatto voi se non soccombere? E' quello che inevitabilmente e' successo. Abbiamo famiglie!
Per un bilancio "in rosso" (.......) di 2.000.000 di euro si e' firmata l'approvazione di una somma di OLTRE UNO
STIPENDIO l'anno da parte di ALCUNI lavoratori per i CDS (Contratti di solidarietà') equivalente al 20% DELLE PRETESE DELLA SOCIETÀ' IL MESSAGGERO e il restante 80% a carico della collettività' (lo Stato) . Nessuno nega gli ammortizzatori sociali stabiliti per legge, ma risulta evidente che certe politiche aziendali che vedono DURANTE LA "CRISI" assunzioni di giornalisti, dirigenti, rientro di giornalisti in pensione, spese di dubbia "economicità' "per lo stato delle cose, esternalizzazioni del lavoro che possono fare i poligrafici, gli stessi che si mandano a casa, come detto, con il sovvenzionamento dello Stato, non rende giusta e giustificata la spesa di tutti i contribuenti. E' qui che occorre fare chiarezza, possibile che nessuno si accorge di questa erogazione di CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO quando al cittadino qualunque si controllano le spese di poche centinaia di euro nelle modalità' contanti, carta di credito etc. etc. ... E soprattutto perche' gestioni cosi dannose vengono classificate "SOVVENZIONABILI"?
Sono degne di nota, alcune parole uscite in assemblea dalla dirigenza in fase di "accordo" (avvenuto in fretta e furia il giorno prima delle elezioni politiche):
"... perché' alla proprietà' interessano le elezioni... "(ovvero: di voi e delle vostre famiglie non ci interessa un... nulla...) e pensare che sul Messaggero si sono aperte in più' occasioni pagine, AD HOC, con titoli a 6 colonne riportanti: "Tizio" ha detto:
"...NOI SIAMO PER LE FAMIGLIE, LE AIUTIAMO..." (QUALI?) ed e' stato un cavallo di battaglia della testata per reclamizzare un "tizio" molto probabilmente in grazia alla famiglia proprietaria del Messaggero, per fare pubblicità' elettorale... che VOI, pero', da BRAVI ELETTORI, avete relegato a dir poco al CESSO con una manciata di voti.
SIETE STATI GRANDI ! CHE AUTOGOL ! Dove credono di andare questi disonesti? Se ne accorgeranno con la tiratura!
Non e' un problema di crisi, il giornale e' una cosa seria che deve essere condotta da persone serie non dal primo mereiaio che ti propone una testata per pubblicare capricci di potere, favori clientelari e di partito, e CHIUDERE LE PENNE SCOMODE come troppo spesso accade.
IL GIORNALE SI RISPETTA NELLA NOTIZIA E NELLE PERSONE CHE LO FANNO, VERGOGNA!

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