domenica 3 marzo 2013

Comunicato CUB

Comunicato CUB

"IN EUROPA SI VA VERSO LA RIDUZIONE O L'AUTORIDUZIONE DEGLI STIPENDI DEI MANAGER, 
E AL MESSAGGERO INVECE SI IMPONE UNA PESANTE SOLIDARIETA' AI LAVORATORI E GLI SI SOTTRAE
UNA DOMENICA AL MESE, SENZA CONSIDERARE IL MANCATO RINNOVO DELLA CASSA MUTUA 
(PERALTRO AMPIAMENTE SGRAVATA DAL PUNTO DI VISTA FISCALE PER LE AZIENDE 
CHE LA SOTTOSCRIVANO PER I PROPRI DIPENDENTI)"

Mentre Martin Winterkorn , presidente della Volkswagen, ha annunciato che si ridurrà lo stipendio del 20% ( da 20 a 14 milioni di euro, n.d.r.) e Carlos Ghosn, presidente di Renault-Nissan 
ha comunicato di essere pronto a differenziare fino al 2016 il versamento del 30% del suo salario del 2012 in caso di accordo sociale per l'impresa, e mentre in Svizzera si è tenuto un referendum
a favore di regole rigidissime in fatto di stipendi ai vertici delle aziende, dando agli azionisti
un potere vincolante sui compensi, al Messaggero i manager hanno imposto una pesante formula
di contratti di solidarietà, dopo aver minacciato licenziamenti e Cassa Integrazione. La formula dei CDS, è stata poi applicata includendovi una domenica al mese per i dipendenti dell'area di preparazione che, aggiunto all'80% del salario percepito nei giorni di solidarietà e il mancato rinnovo della cassa mutua, vanno a costituire un pesante impoverimento dei poligrafici, reso ancora più grave dai tempi difficili - dal punto di vista economico - in cui ci troviamo a vivere.Non vogliamo obbligare - anche perché purtroppo non abbiamo nessun titolo a farlo -i dirigenti a pensare anche loro all'abbassamento dei loro stipendi di qualche punto percentuale. Vogliamo solo invitarli a considerare seriamente e spontaneamente a questa possibilità. Dopo tanto aver abbaiato ferocemente contro la RSU e i lavoratori, dopo aver mostrato solo facce truci e severe (come se tutti i dipendenti del Messaggero si dovessero vergognare di aver fatto qualcosa di illecito), potrebbero una volta tanto mostrare invece un'espressione meno inflessibile, e riguadagnare in termini di immagine, - sia propria che dell'azienda - mostrando di partecipare anche loro alla salvezza del giornale e di star facendo la loro parte dopo aver chiesto dei sacrifici. E se questo non li interessasse, considerassero almeno il guadagno che ne avrebbero in credibilità. 

Sarebbe altresì un gesto assai nobile se questa decurtazione di stipendio, la dirigenza la indirizzasse a coprire la cassa mutua, ora cancellata, la quale peraltro prevede forti sgravi fiscali perle aziende che la sottoscrivano. Il costo di quest'operazione non è affatto alto, non grava sui costi della società e renderebbe la cooperazione fra RSU, lavoratori e azienda assai più proficua.Sempre che quest'azienda sia interessata a rimanere tale, e interessata a continuare ad avere un qualche rapporto con i lavoratori (sarebbe più corretto chiedere se vuole avere ancora dei lavoratori), e proseguire assieme ad essi il rilancio e il risanamento del giornale che tutti amiamo 
e in cui tutti lavoriamo. Al fianco dei lavoratori, chiedendogli anche dei sacrifici se necessario, 
e non invece andando sempre contro di loro, chiedendo soltanto lacrime e sangue.

Possano il buon senso e la vostra coscienza indirizzarvi verso la decisione più giusta
e mantenervi fedeli allo spirito di chi si schiera "a fianco dei deboli e delle famiglie".

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