mercoledì 17 settembre 2014

"Aiuti dal Governo, ma ci licenziano". Carta stampata, la rivolta è online

decreto Luca Lotti editoria poligrafici quotidiani

Senza stipendio e senza pensione: protesta dei lavoratori poligrafici che rischiano di infittire la popolazione degli esodati, sostituiti da appalti esterni e precari. "I fondi stanziati per gli aiuti ai quotidiani finiscono solo nelle tasche degli editori"



Centoventi milioni di euro (120 milioni di euro). A tanto aumenta lo stanziamento deciso dal Governo per gli editori che potranno incassare il "tesoretto" in quattro anni ma, stando a quanto sottoscritto dai sindacati, a precise condizioni: re investimenti, assumere nuovo personale di giovane età a tempo indeterminato, finanziare la cassa integrazione e incoraggiare il pensionamento anticipato del personale, al fine di favorire il ricambio.  Peccato  che gli editori sembrano voler incassare questi fondi e non far niente di tutto ciò. La denuncia viene dalla rappresentanza sindacale unitaria del quotidiano Il Messaggero di Roma.
"Il Ministro Giuliano Poletti e il sottosegretario all'editoria Luca Lotti si sono forse dimenticati che nei quotidiani vi lavora anche la categoria dei poligrafici, categoria che ora rischia l'estinzione - tuonano dal dietro le quinte di via del Tritone - i poligrafici non hanno diritto alle tutele previste dal piano di aiuto all'editoria. I recenti contratti di lavoro e piani di riorganizzazione del lavoro, di fatto consegnano l'intera produzione dei quotidiani (dal cartaceo ai nuovi media) esclusivamente o quasi, a personale non poligrafico, cioè a società esterne o a personale con diversa competenza, non concedendo alcuno spazio ai poligrafici dei quotidiani (soprattutto quelli giovani)".
"E' importante vigilare affinché gli editori utilizzino questi fondi per il fine per il quale sono stati creati, e non per rimettere a posto i loro bilanci - continua la lettera-denuncia dell'Rsu - così come è importante riconoscere l'esistenza e il diritto al lavoro e alla sopravvivenza anche ai poligrafici dei quotidiani. Tra poco nelle aziende presso cui lavoriamo, sparse in tutta Italia, scadono gli accordi di cassa integrazione, e alcuni lavoratori poligrafici usciti grazie ad accordi di prepensionamento - firmati ma non più garantiti - ora di fatto hanno finito per infittire la popolazione dei lavoratori esodati. Sono tutti senza stipendio e senza pensione". 
Per chiedere ai rappresentati del Governo e ai sindacati un incontro urgente è online una raccolta firme su Change.org per denunciare una situazione potenzialmente esplosiva per centinaia di famiglie.

Fonte:http://www.affaritaliani.it/roma/aiuti-dal-governo-ma-ci-licenziano-carta-stampata-la-rivolta-online-15092014.html?refresh_ce

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